Alle sei , che fuori è ancora buio .
E alle sette , il mio gentile accompagnatore suona già alla porta , tutto allegro — Buongiorno ! Sette gradi , Signora , molto meglio dei giorni passati ch’ eravamo a dodici . Ma si appoggi a me e stia attenta dove mette i piedi , che il suo piazzale è un lastrone di ghiaccio –
Mi aiuta a salire in macchina e partiamo lentamente : le strade sono cosparse di sale e la neve dei giorni scorsi è stata accumulata sui lati dagli spazzaneve che son passati più volte .
In certi punti ce n’è un bel metro .
Il cielo è sereno , dietro l’ Appennino spunta un timido sole e l’ acqua del fiume , ferma sotto il vecchio ponte medioevale , luccica di gelo .
Imbocchiamo l’ autostrada ( in discesa è ancora la vecchia camionabile inaugurata da Mussolini nel 1938 ) , pulita , ma dalla volta della prima galleria pendono paurose stalattiti di ghiaccio — speriamo bene ! – penso .
Procediamo lentamente , alla nostra destra scorre una colonna di TIR e di autocisterne provenienti da nord : alla periferia del Capoluogo anche il torrente è ghiacciato e pure qui , come oltregiogo il paesaggio è lunare e la gente è imbacuccata peggio che da noi .
Piano piano arriviamo sotto il ponte della A10 ( il più bel ponte d’ Europa , ho sentito dire ) e siamo quasi arrivati , il grande ospedale è a pochi chilometri , siamo praticamente giunti alla meta .
Sono le otto e , sferzata da una terribile tramontana , scendo dalla macchina .
Sulla porta del padiglione numero due , la figlietta premurosa sta già aspettandomi e mi rileva dal gentile accompagnatore : ci rivediamo fra un paio d’ ore , diciamo .
Entriamo , la saletta d’ attesa è piena , ma gli appuntamenti son fissati da tempo con orari , parrebbe , rigidissimi .
Lui , o baccan ( il padrone di casa , il primario ) , arriva alle otto e mezzo : bel cinquantenne , alto , biondiccio , sembra il Dottor Green di “ ER Medici in prima linea “ , solo che parla con un atroce accento genovese .
Magari parlo anch’ io così e meno male che non lo so !
Arriva il mio turno , entro nello studio , lui legge la documentazione della visita precedente , il risultato di analisi del sangue fatte in privato , e decide che non è il caso di ripeterle , farò solo l’ elettrocardiogramma .
Dopo l’ elettrocardiogramma , ottimo , mi visita e mentre sta facendomi firmare fogli per l’ autorizzazione sull’ uso della privacy e il consenso informato all’ intervento ( quello che se muori te lo avevamo detto prima che poteva succedere e son cavoli tuoi ! ) , l’ infermiera gli dice piano qualcosa e lui se ne va .
Torna dopo una ventina di minuti : mi giunge all’ orecchio che ha visitato , intra-moenia , un suo paziente privato cui aveva spostato , causa neve , l’ orario della visita .
Allegria !
Mi prescrive un paio di farmaci da assumere in questi due giorni e mi dà appuntamento per lunedì 13 alle otto , digiuna , si sa .
Sarò operata di cataratta all’ occhio sinistro , tutto qui .
P.S.
I due colliri , dei quali assumerò dodici gocce in totale , poi potrò buttarli via , che si ossidano subito , sono di fascia C , recentissimi , non hanno equivalenti generici e li ho pagati € 35,00 .
Se vi par poco ………
Intanto auguri per l’intervento, o come dicono gli studenti prima di un esame “in culo alla balena”…e facci sapere subito come è andata.
Sui farmaci…sui ticket per le visite di controllo…quest’anno, se non cambiano le carte in tavola, lo Stato mi dovrà rimborsare circa 800€ dalla denucnia dei redditi, ti posso garantire che dopo l’intervento di quasi 2 anni fa, se non avessi avuto la possibilità di gestirmi le terapie di recupero, sarei ancora al CTO in attesa di assistenza.
Un Bacio e un Abbraccio Wally ;-))
Alle 6 che fuori è ancora buio mi ci sveglio tutte le mattine… porcaccia la miseriaccia!!
Ciao Wally e buon pomeriggio! Quindi, oggi sei con un occhio bendato! Ti auguro una serena convalescenza e… facci sapere! Ciao
… come procede la convalescenza? Per ora, un buon fine settimana a te! Ciao
Auguri di pronta guarigione, anche se sono sicura che quello che non va bene lo vedi anche con un occhio solo. Sai? Sono diventata nonna, un po’ in anticipo, di una bella frugoletta, e tu?